Il guaio principale che viene dalla vecchiaia, e dalle malattie che ad essa si associano, è quello di perdere la propria autonomia.
E' ovvio che da anziani (escludendo naturalmente i super) non si possono fare le stesse cose che si fanno in gioventù, ad esempio il free climbing o i corsi di sopravvivenza nella foresta amazzonica. Ma le cose "normali" bisognerebbe poterle fare anche a cento anni! Spostarsi da un luogo all'altro, uscire di casa per passeggiare o fare shopping, andare al teatro od in banca, frequentare i parenti e gli amici e così via. Purtroppo molti anziani non ne sono più capaci e non sono pochi quelli che non riescono più a muoversi senza aiuto, a lavarsi e vestirsi da soli.
In altre parole sono molti quelli che perdono la propria autosufficienza. In generale esiste una gerarchia nelle perdite: vengono perdute per prime le cosidette IADL (Instrumental Activities of Daily Living = Attività strumentali della vita quotidiana), che si riferiscono alla capacità di interagire con il mondo esterno ( quali telefonare, uscire di casa, fare acquisti, prendere mezzi pubblici, ecc.)
Successivamente possono perdersi anche le cosidette BADL
(Basic Activities of Daily Living = Attività di base della vita quotidiana), che equivalgono alla cura della propria persona, cioè muoversi, lavarsi, vestirsi, espletare le funzioni fisiologiche, mangiare.
La perdita della autosufficienza può verificarsi con due modalità.
Nel caso della "disabilità catastrofica" una persona del tutto autosufficiente ( o comunque in discrete condizioni) può trovarsi “di colpo" ad essere dipendente in tutto o quasi. Un esempio classico è quello dell'ictus cerebrale, che, determinando una paralisi di un braccio o di una gamba, o di entrambi, trasforma d'improvviso una persona normale in una persona dipendente.
La seconda modalità è la "disabilità progressiva": inavvertitamente (senza quasi accorgersi) si scendono i gradini della scala dell'autosufficienza.
Conservare la propria autonomia è uno dei beni più preziosi. Bisogna prevenire, difendersi e mai perdersi d'animo.