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L'arte della cura - Breve storia della Geriatria (2)

08/02/2025 09:00

Luigi Fracassi

L'ARTE DELLA CURA, vecchiaia, salute, antichità,

L'arte della cura - Breve storia della Geriatria (2)

Breve storia della Geriatria

Aristotele, vissuto dal 384 al 322 a.C., nel trattato "Della giovinezza e della vecchiaia, della vita, della morte e della respirazione", basato più sulla speculazione che su osservazioni scientifiche, affermava : " Il corpo invecchia perché diventa secco e perché si riduce l'innato calore, come una fiamma che piano piano si estingue".
Passando dalla medicina greca a quella romana, osservazioni sulla vecchiaia sono contenute nel trattato "De medicina" di Celso, vissuto nel primo secolo d.C. Tra queste sono interessanti quelle relative alla prognosi delle malattie, che hanno un decorso più sfavorevole nell'anziano. A proposito dell'ictus, Celso annota "
'...qualunque arto risulti paralizzato, il
recupero è tanto minore quanto più anziano è il paziente e quanto più tempo è trascorso"
Areteo di Cappadocia (II secolo d.C.), nel suo "Le cause ed i sintomi delle malattie" ampliò queste osservazioni. Descrisse le manifestazioni del tetano nell'anziano, della polmonite con pleurite, dello scompenso cardiaco. Si soffermò sulla apoplessia, intravvedendo il principio dell'incrociamento delle vie nervose motorie, in virtù del quale alla lesione di un emisfero cerebrale consegue la paralisi degli arti del lato opposto. Nel "Canone" annotava : "I vecchi hanno bisogno di dormire a lungo, di stimolare le facoltà sensitive profumandosi, di praticare l'esercizio fisico e di camminare molto, di mangiare poco e spesso, evitando cibi scarsamente digeribili ed irritanti, quali i piatti conditi con molto sale, aceto, erbe aromatiche e spezie....
Poiché gli anziani soffrono di costipazione, l'intestino va mantenuto pulito, ma non usando forti clisteri, bensì delicati rimedi oleosi..." Non c'è dubbio che i suoi precetti siano ancora perfettamente condivisibili.

Galeno, vissuto dal 131 al 201 d.C., è considerato il più grande medico dell'antichità. I suoi precetti furono seguiti in tutti i secoli a venire, fino al 1700. Egli considera la vecchiaia come qualcosa di mezzo tra la malattia e la salute. Seguendo in parte le teorie di Ippocrate e quelle di Aristotele egli afferma che il corpo del vecchio deve essere riscaldato ed umettato : consiglia bagni caldi, bere vino e praticare attività fisica.