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Come cambiano i sensi con l'età?

17/02/2025 22:37

Luigi Fracassi

L'ARTE DELLA CURA,

Come cambiano i sensi con l'età?

la percezione sensoriale in età avanzata non si basa solo sui singoli organi di senso, ma su un’integrazione di vista, udito, tatto, olfatto e gusto

Con l’invecchiamento, le funzioni sensoriali tendono a diminuire, in particolare la vista e l’udito.

• Vista: l’occhio subisce cambiamenti che rendono più difficile vedere da vicino (presbiopia), percepire dettagli in condizioni di scarsa illuminazione (visione notturna ridotta) e riconoscere oggetti in rapido movimento.

• Udito: la percezione dei suoni può ridursi a causa della sclerosi della membrana timpanica e della rigidità delle ossa dell’orecchio medio. Questo porta a una difficoltà crescente nel distinguere suoni deboli o voci in ambienti rumorosi.

 

Tuttavia, il cervello compensa queste perdite con meccanismi adattativi. Secondo la teoria della Gestalt, anche se la vista si riduce, può migliorare la capacità di riconoscere il significato globale delle immagini. In pratica, un anziano potrebbe non distinguere bene i dettagli di una scena, ma essere comunque in grado di comprenderne il senso generale.

 

Per l’udito, un fenomeno simile avviene con la costanza percettiva: se una frase o una melodia sono familiari, il cervello può ricostruirle correttamente anche se il suono ricevuto non è perfetto. Questo significa che, sebbene l’udito possa ridursi, il cervello aiuta a mantenere una buona comprensione dei suoni più conosciuti.

 

In generale, la percezione sensoriale in età avanzata non si basa solo sui singoli organi di senso, ma su un’integrazione di vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Questo meccanismo permette di compensare alcune perdite e mantenere una percezione globale abbastanza efficace nella vita quotidiana.