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L'insonnia

10/02/2025 17:41

Luigi Fracassi

L'ARTE DELLA CURA, insonnia, stress, anziani,

L'insonnia

quando una persona percepisce il proprio sonno come inadeguato, perché troppo breve e/o poco riposante

Come si può definire l'insonnia? Esclusivamente in termini molto soggettivi, è  quando una persona percepisce il proprio sonno come inadeguato, perché troppo breve e/o poco riposante. Il giudizio soggettivo non corrisponde però sempre a criteri oggettivi, come dimostrano studi in cui il sonno è stato registrato con tecniche strumentali nei cosidetti "laboratori del sonno".

In altre parole, a parità di ore e qualità del sonno, ci sono persone che si definiscono insonni ed altre no. Il sonno, in definitiva, è una esigenza molto individuale, che varia da persona a persona.

Ciò posto, l'insonnia può essere classificata sulla base delle modalità temporali con cui si manifesta.

Si distinguono:

  • l'insonnia intermittente od occasionale, che dura in genere pochi giorni, ed è legata a fattori contingenti, relativi alla persona (stati di malattia, ansia) od all'ambiente (variazioni del luogo dove si dorme, rumori, temperatura inadeguata, inversione del ritmo giorno-notte, come dopo transvolate intercontinentali);
  • l'insonnia transitoria, che riconosce cause analoghe alla precedente, ma che ha durata più lunga (fino a tre settimane);
  • l'insonnia cronica o persistente. A differenza delle precedenti non scompare con la rimozione della causa o non ha causa apparente.

Quali fattori possono interferire sui meccanismi del sonno?

In primo luogo lo stress, legato a fattori psicologici (quali tensioni emotive, preoccupazioni familiari o finanziarie, ecc.); talvolta possono essere chiamati in causa anche fattori ambientali, ad esempio oggetti presenti nella stanza che evocano dolorosi ricordi; infine alcuni farmaci, quali neurostimolanti, broncodilatatori, ecc. ed alcune malattie, sia neurologiche (depressione, psicosi, ecc.) che somatiche (con affanno, prurito, dolore, tosse, stimolo ad urinare ecc.)

possono impedire un adeguato riposo. Non dormire fa star male: durante il giorno si avverte stanchezza, riduzione della attenzione, difficoltà a concentrarsi e talora si diventa particolarmente reattivi agli stimoli della vita quotidiana, fino ad avere reazioni di tipo nevrotico. Frequente la sonnolenza diurna ( inversione del normale ritmo biologico).

Alcuni suggerimenti pratici per vincere l'insonnia :

  • rimuovere ogni causa potenzialmente responsabile del disturbo
  • svolgere adeguata attività fisica durante il giorno
  • fare uso moderato od eliminare del tutto gli eccitanti (ad esempio caffè, the, tabacco)
  • alzarsi sempre alla stessa ora, anche se di notte si è dormito male
  • usare il letto solo per dormire e non per riposare
  • evitare il sonnellino pomeridiano
  • non svolgere prima di coricarsi attività impegnative (sia fisiche che intellettuali)
  • non utilizzare mai l'alcool come ipnoinduttore
  • utilizzare bevande calde leggermente sedative (infusi di malva, melissa, camomilla)
  • la melatonina può essere utilizzata per sospendere l'uso dei sonniferi, in quanto facilita, nella formulazione a rilascio rapido l'induzione del sonno, e consente, nella formulazione a rilascio lento, il mantenimento di un sonno fisiologico.
  • fare ricorso ai sonniferi solo dopo consiglio medico (attenzione: possono dare disturbi collaterali anche di una certa rilevanza! )