Nella Bibbia vi è un solo episodio, in cui alla tarda età viene associata non già la virtù, ma il vizio: è la celebre storia di Susanna e i due vecchioni, contenuta nel libro di Daniele.
I due vecchioni, giudici rispettati ed autorevoli, sono presi dalla bellezza di Susanna, affettuosa ed irreprensibile sposa di Joachim.
"Un giorno Susanna si recò nel giardino con due fanciulle e pensò di fare il bagno perché faceva molto caldo. Non c'era nessuno, eccetto i due anziani nascosti che stavano ad osservarla.
Andate via le due fanciulle, i due anziani sbucarono fuori, corsero da lei e le dissero : “Ecco, le porte del giardino sono chiuse, sicché nessuno ci vede e noi ti desideriamo. Acconsenti dunque e datti a noi, altrimenti ti accuseremo che era con te un giovane e per questo hai fatto allontanare le fanciulle”. Allora Susanna sospirando esclamò : “Oh quale angoscia mi circonda da ogni parte ! Se acconsento non potrò sfuggire alle vostre mani, se ricuso vi è per me la morte. Ma io non peccherò davanti a Dio.”
E così grida, chiama gente, ma anche gli anziani gridano, accusandola di adulterio.
Susanna viene sottoposta a processo e condannata a morte per lapidazione.
Entra a questo punto in scena Daniele, ancora giovinetto, ma già capace di spiegare detti oscuri e sciogliere enigmi. Daniele, convinto della innocenza di Susanna, chiede di interrogare separatamente i due vecchioni e ad entrambi rivolge la stessa domanda ma i due si contraddicono e questo svela la menzogna. I due vecchioni vengono alloravcondannati a morte secondo la legge di Mosè.