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Come invecchia l'organismo

10/02/2025 16:09

Luigi Fracassi

L'ARTE DELLA CURA, vecchiaia, eventi, corpo,

Come invecchia l'organismo

La velocità dell'invecchiamento ha pertanto una grande variabilità "intra-individuale" ed "inter-individuale"

L' organismo dell'uomo, come quello delle altre specie animali, va incontro ad un processo di evoluzione, per cui, nella fase iniziale della vita, subisce un accrescimento ed una maturazione, fino al raggiungimento della piena capacità riproduttiva. Successivamente va incontro a progressive modificazioni, che si verificano con estrema lentezza ed in maniera insensibile.

La velocità del processo di invecchiamento, anche a prescindere dall'intervento di cause patologiche, è legata sostanzialmente a due fattori: 1) il fattore genetico, cioè la

"programmazione" insita nelle nostre cellule; 2) i fattori esogeni (alimentazione, lavoro fisico, clima, esposizione a tossici ambientali, abitudini voluttuarie, stress della vita, ecc.) che, necessariamente, anche se in misura variabile da persona a persona, possono logorare e fare invecchiare i nostri organi.

La velocità dell'invecchiamento ha pertanto una grande variabilità "intra-individuale" ed "inter-individuale" : in uno stesso soggetto è differente la velocità di invecchiamento degli organi (per esempio può essere presente un forte invecchiamento cutaneo, mentre il fegato od il cuore sono ancora sanissimi); analogamente, tra un soggetto e l'altro, ci possono essere grandi differenze, come del resto è facile rendersi conto anche con la esperienza individuale.

Ci sono modificazioni del nostro organismo che tutti conoscono e riconoscono. Altre sono meno appariscenti, ma non per questo meno importanti.

 

  • con l'invecchiamento i capelli diventano bianchi, crescono più lentamente e sono più sottili
  • la pelle diventa rugosa e meno elastica, specie al volto e al dorso delle mani
  • le unghie possono diventare opache, fragili e tendenti allo sfaldamento
  • le masse muscolari si riducono e diminuisce la forza di contrazione dei muscoli
  • è comune una perdita di tessuto osseo, con predisposizione alle fratture
  • l'altezza può ridursi, se vi è un incurvamento della colonna vertebrale
  • il peso corporeo tende, in genere, a diminuire
  • le articolazioni diventano più rigide, meno mobili e talvolta si deformano (specie quelle delle mani) per fenomeni di artrosi
  • è pressochè costante la presbiopia, cioè la capacità di veder bene da vicino
  • è molto frequente la presbiacusia, cioè la riduzione bilaterale dell'udito, che si manifesta soprattutto in condizioni di rumore ambientale ed in presenza di contemporanee molteplici fonti del suono (effetto cocktail-party)
  • diminuisce la tolleranza allo sforzo fisico, con facile insorgenza di affanno di respiro dopo una breve corsa o la salita di alcune rampe di scale
  • tende ad aumentare la pressione del sangue e le arterie diventano più rigide (arteriosclerosi)
  • i denti progressivamente vanno perduti e ciò non soltanto per carie, quanto per una progressiva retrazione delle gengive, che comporta una minore aderenza all'alveolo, per cui diventano vacillanti e vanno incontro a carie del colletto
  • la perdita dei denti comporta difficoltà di masticazione, correggibili con l'uso di protesi
  • l'intestino diventa più pigro, per cui è frequente l'insorgenza di stitichezza, caratterizzata non solo da un maggiore intervallo di tempo tra una defecazione e l'altra, ma anche dalla emissione dolorosa di feci dure e disidratate
  • nell'uomo è frequente un ingrandimento della prostata, che comporta un getto urinario meno valido con minzioni più frequenti, specie nelle ore notturne
  • si riduce la capacità di difesa nei confronti degli agenti infettivi, per cui le malattie infettive  vengono contratte dagli anziani con maggiore facilità, durano in genere più a lungo e possono essere più gravi o dar luogo a complicazioni
  • la velocità di guarigione delle ferite è più lenta